La storia di Valentino Tallunto: l’untore

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Si chiama Valentino Talluto l’uomo che è definito “l’untore” e che ha suscitato scalpore negli ultimi anni. Si tratta di un trentaduenne sieropositivo che è stato accusato di aver contagiato più di cinquanta persone tramite rapporti sessuali non protetti, addirittura anche il giorno prima del proprio arresto.

Il suo trucco era quello di conquistare le donne tramite siti d’incontri, per poi vedersi e arrivare direttamente al suo scopo. Tra le vittime è stato rilevato anche un bambino, figlio di una donna con cui ha avuto una storia mentre era incinta. L’accusa a lui rivolta è di epidemia dolosa e lesioni aggravate da futili motivi.

È evidente che il contagio è apertamente voluto. Egli utilizzava i social network per arrivare alle sue “prede”. Li ha provati tutti, da Facebook, Netlog e Badoo fino ad arrivare a quelli più piccanti come Chatta e Ciao Amigos. Ovviamente non poteva dire il suo vero nome, per questo motivo si faceva chiamare Harty Style. Faceva di tutti per lusingare le donne che ignare di tutto cedevano alle avance. Mazzi di fiori, regali, parole dolci: faceva di tutto pur di arrivare al crudele scopo.

Erano tanti gli stratagemmi che valentino escogitava per arrivare ai rapporti non protetti. Le classiche scuse erano: “Puoi fidarti, ho fatto le analisi il mese scorso e non ho nulla”, “Vorrei usare il profilattico, ma sono allergico lattice” e alle donne che avevano paura di una gravidanza, più che per una malattia diceva “Starò ben attento”.

Le vittime hanno un età compresa tra i venti e i quarant’anni. Tra le vittime c’erano anche donne sposate: quindi il contagio non si è fermato solo al caso diretto, ma si è diramato come una vera e propria epidemia.

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