Facebook e le armi in 3D

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Tra le tante operazioni di pulizia del social network Facebook, c’è anche quella della propaganda di armi in stampa 3d.

Ebbene sì, pare infatti che attraverso il social si trovino istruzioni su come fabbricare armi da fuoco utilizzando le stampanti 3d. Vere e proprie armi che possono uccidere e potrebbero essere utilizzate da squilibrati e terroristi.

La decisione arriva proprio mentre negli USA si discute sulla liberalizzazione dei piani che permettono di impartire ordini alle stampanti 3d e di creare armi da fuoco di vario genere. A quanto pare il governo vorrebbe limitare la diffusione dei progetti, nonostante la pirateria e le aree incontrollabili della rete siano destinate ormai a diffondere le pericolosissime armi di nuova generazione, alla portata di chiunque abbia a disposizione una stampante 3d.
“Condividere istruzioni su come stampare armi da fuoco non è consentito dai nostri standard”, ha spiegato un portavoce di Facebook.
“Stiamo rimuovendo questi siti da Facebook”, ha proseguito mostrando chiaramente la posizione del social network.
Questo intervento blocca la possibilità di condividere link legati all’argomento, il blocco è stato inserito anche su messenger in modo tale da contenere il più possibile la diffusione di questo tipo di contenuti.

La tematica è piuttosto inquietante e, nonostante il possibile controllo da parte dello stato, niente andrà ad impedire la diffusione di questa nuova minaccia per la sicurezza nazionale e l’incolumità dei cittadini dato che sul deep web già dilagano i progetti e le guide per assemblare armi fatte in casa.

A questo punto le stesse stampanti 3d, almeno per quanto riguarda l’europa potrebbe subire un qualche tipo di controllo, trasformandosi di fatto in strumenti in grado di produrre armi e, di conseguenza paragonabili alle stesse.

Resta da vedere come i governi gestiranno la situazione e quali saranno i primi inevitabili fatti gravi che vedranno protagoniste le armi fai da te, stampate direttamente nelle nostre abitazioni.

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