In un periodo di crisi di Facebook, Instagram, acquisito dalla stessa compagnia è riuscita a salvare capra e cavoli diventando rapidamente uno dei social più importanti ed ambiti.
Il numero di utenti è in costante crescita e il social dedicato alla visualizzazione rapida di immagini e foto, sta già cambiando il mondo che conosciamo, lanciando tendenze e modificando la realtà.
In particolare il mondo della moda e dello stile vedono ogni giorno nuove proposte e una serie di cambiamenti, come la diffusione della moda hip hop, davvero impressionanti.
Il post di Instagram così come le sue stories, hanno il potere di raggiungere in un istante migliaia di utenti. Il sistema ad hashtag diventa inoltre un toccasana per il mondo del marketing e per chi punta a veicolare un messaggio.
La struttura ad hashtag infatti permette ai post di rimanere “validi” per lunghi periodi, tecnicamente per sempre. Anziché finire rapidamente nel dimenticatoio dei post del passato.
Se siamo interessati a un argomento, magari meno inflazionato di termini più classici, è possibile che il nostro contenuto venga visualizzato anche a distanza di tempo, sia per chi scorre le ultime novità, che per chi cerca i contenuti di maggiore successo.
Sotto il punto di vista delle scelte di marketing quindi, passare a Instagram è a dir poco un obbligo, a costo di sacrificare la presenza su Facebook o di ridurre la cura che ne dedichiamo.
Un lato oscuro però c’è.
La fruizione sempre più rapida e la ricerca ossessiva di contenuti e novità, porta spesso gli utenti Instagra a metter like a profusione senza nemmeno pensare e fermarsi magari a comprendere ciò che hanno appena visualizzato.
Va così in fumo il lavoro di copy e la strategia di chi vuole trasformare visualizzazioni e like in azioni reali e interazioni con il prodotto o il messaggio che vogliamo veicolare.
