Dal lancio nel giugno del 2015, Apple Music ha sempre offerto una prova gratuita di tre mesi negli Stati Uniti e in oltre cento altri Paesi del mondo. In alcuni Paesi, come l’Irlanda e i Paesi Bassi, la prova gratuita è di un mese.
Secondo il sito web di Apple, tuttavia, il periodo di prova ora costa 99 centesimi in Australia, 0,99 euro in Spagna e 0,99 franchi in Svizzera. Sulla base del nostro controllo e di quanto sostiene anche il blog di Animatic, il periodo di prova rimane gratuito in tutti gli altri Paesi in cui è disponibile la musica di Apple, ma non è detto che lo resti per sempre, soprattutto se la mossa di marketing andasse a buon fine, o magari si potrebbe assistere ad una riduzione del tempo disponibile per il trial (da tre mesi a un mese come nei Paesi succitati, ad esempio).
Il motivo per cui Apple ha iniziato a caricare una tassa nominale per il periodo di trial in Australia, Spagna e Svizzera non è chiaro. Il periodo di prova risultava ancora libero in quei Paesi a partire dal 14 maggio, secondo le versioni archiviate del sito web di Apple, quindi il cambiamento è stato molto repentino e senza alcun preavviso.
Certo, 99 centesimi non sono una grandissima cifra, ma è tuttavia interessante capire quale possa essere la strategia alla base di questa mossa. Dubitiamo, comunque, che sia dovuta ad un tentativo di contenere i costi, visto che Apple non ha mai mostrato di avere questi problemi (e se così fosse, significherebbe che l’economia mondiale è davvero messa male!).
Probabilmente, una spiegazione abbastanza plausibile, la dobbiamo alle scelte fatte dal suo diretto concorrente.
La prova di tre mesi offerta da Spotify, rivale di Apple Music, costa anche essa 99 centesimi in Australia, 0,99 euro in Spagna e 0,99 franchi in Svizzera. Tieni presente che anche il periodo di prova di Spotify costa 99 centesimi anche negli Stati Uniti, in Canada e altri Paesi.