Whatsapp è stata più volte accusata di ascoltare gli utenti anche quando non è in funzione.
Questa preoccupazione è stata sollevata a causa di alcuni casi in cui gli utenti hanno notato che gli annunci pubblicitari che hanno visto sui loro dispositivi erano stranamente correlati alle conversazioni che avevano avuto recentemente su WhatsApp.
In questo articolo esamineremo più da vicino le affermazioni secondo cui WhatsApp ascolta gli utenti anche quando l’app non è in funzione e cercheremo di determinare se queste affermazioni sono fondate.
Whatsapp spia gli utenti?
Per prima cosa vediamo come funziona WhatsApp. WhatsApp utilizza una crittografia end-to-end per proteggere le conversazioni degli utenti. Questo significa che solo il mittente e il destinatario possono accedere al contenuto delle conversazioni e che nemmeno WhatsApp può accedere a queste informazioni. In altre parole, WhatsApp non può ascoltare le conversazioni degli utenti, neanche quando l’applicazione è in funzione. Almeno secondo quanto riportato.
Tuttavia, gli annunci pubblicitari che gli utenti vedono sui loro dispositivi potrebbero sembrare correlati alle conversazioni che hanno avuto su WhatsApp.
In alcuni casi gli annunci potrebbero essere personalizzati in base ai dati di navigazione degli utenti, alle loro interazioni sui social media o alle ricerche effettuate su motori di ricerca come Google. In questo modo, gli annunci che gli utenti vedono potrebbero sembrare correlati alle conversazioni che hanno avuto su WhatsApp, ma in realtà sono solo il risultato di algoritmi pubblicitari che analizzano il comportamento degli utenti su internet.
In alcuni casi però gli annunci sono clamorosi, e sono molti gli utenti che sostengono di non aver fatto alcuna ricerca e di aver trovato annunci legati a conversazioni avute, o sentite per strada.
Attenzione agli accessi che consentite. Ad esempio, WhatsApp richiede l’accesso alla fotocamera e al microfono del dispositivo per consentire agli utenti di scattare foto e registrare messaggi vocali direttamente dall’applicazione, anche se non significa che lo sui per altri fini, state comunque dato accesso a una telecamera e a un microfono a un’app di cui non conoscete tutte le funzioni.
Non ci sono prove vere e proprie che Whatsapp spii gli utenti, le accuse ricevute online, anche da personaggi importanti, fanno però pensare che la app possa violare alcune regole, schedando gli utenti.
Del resto questo tipo di applicazioni si basano proprio sulla raccolta dati. Sono gratuite perché siamo noi a vendere la nostra identità e la nostra privacy in cambio di un apparente servizio.
